La mia famiglia coltiva nocciole da più di cento anni. Prima di me mio papà, prima ancora mio nonno, prima di tutti mio bisnonno.
Io continuo sulle loro radici, sulla strada che hanno segnato e che mi hanno insegnato, consapevole della fortuna di vivere nella terra che dà le nocciole più buone del mondo.
“Là dove il cielo d’un azzurro di maggio si saldava alla cresta delle colline”, così Beppe Fenoglio descriveva l’Alta Langa. La nostra terra è proprio così. Non ci sono più i vigneti delle Langhe, ma un territorio più aspro e selvaggio, fatto di colline che puntano decise verso il cielo, di boschi, di pascoli, di borghi di pietra. E di noccioleti.
Seguiamo il ciclo naturale della terra di Langa e delle piante di nocciole. E facciamo in modo che la bontà naturale delle nocciole venga rispettata, protetta e consegnata ai cultori del gusto: i professionisti della dolcezza o i gourmet più raffinati, veri estimatori della nocciola tonda gentile trilobata dell’Alta Langa.
Nocciole. Solo nocciole. Tostate da assaporare deliziosamente e semplicemente così, una dopo l’altra.
In granella, per arricchire di gusto e profumo i dolci. Farina di nocciole, per preparare le torte. La pasta di nocciola, ingrediente che fa la differenza nelle ricette di pasticceria e gelateria. La crema di nocciole e cacao, una prelibatezza che unisce i due frutti più golosi al mondo.